Xª Flottiglia MAS, cos’era e perché è finita al centro di una polemica natalizia

Una decorazione di natale fraintesa ha causato una polemica nel bresciano: riguarda la X Flottiglia MAS.

Una decorazione natalizia nel comune di Gavardo, nel bresciano, ha causato polemiche. Reca la scritta Xmas, un’abbreviazione di Christmas, Natale in inglese. Ma essendo scritta con un font maiuscolo, ricorda il nome della X Flottiglia MAS, una formazione militare della repubblica di Salò. Il Sindaco del comune si è immediatamente scusato, ma cos’era la X MAS e perché ha suscitato una polemica?

La decorazione natalizia di Gavardo

Una polemica natalizia ha coinvolto il comune di Gavardo a una ventina di chilometri a nord est di Brescia e a soli 5 da Salò, sul lago di Garda. Nella cittadina che conta 12.000 abitanti è comparsa una decorazione natalizia che ha causato alcune polemiche. In un’aiuola del centro del paese, una serie di luci componevano la scritta Xmas. Si tratta di un’abreviazione di Christmas, natale, che si usa comunemente in inglese.

La parola inglese per Natale, Christmas, è composita e deriva dall’espressione Christ’s mass, letteralmente “Messa di Cristo”. A volte la prima parte, Christ, viene sostituita con una semplice X. Questo perché la parola greca per Christ, Khrīstos, in alfabeto greco comincia con la lettera “Chi”, che somiglia molto nella scrittura alla lettera latina X.

xmas decorazione a lampadina
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Xmas è un’abbreviazione in uso da secoli. Le prime tracce in inglese risalgono alla metà del 1700. Si è diffusa soprattutto in ambito informale, come nei biglietti di auguri e, appunto, nelle decorazioni. Se l’addobbo di Gavardo non fosse stato esposto in Italia, non avrebbe causato molti problemi. Non lo avrebbe fatto forse nemmeno se fosse stato scritto con “mas” in minuscolo, come l’abbreviazione è molto spesso rappresentata. Ma XMAS in Italia, soprattuto a 6 chilometri da Salò, ha un significato molto diverso da quello di Natale.

X MAS infatti è il nome della X Flottiglia MAS, gli incursori della Repubblica Sociale Italiana, lo Stato fantoccio della Germania nazista che controllò il Nord Italia tra il 1943 e il 1945. Per la sede del governo repubblichino guidato da Benito Mussolini fu scelta proprio Salò, ragione per cui spesso la RSI viene chiamata anche Repubblica di Salò. Il sindaco di Gavardo Davide Comaglio, della lista civica “Insieme per Gavardo”, ha spiegato sui social il significato dell’abbreviazione, rassicurando che non ci sia alcun intento di ricordare la Repubblica Sociale: “Siamo proiettati nel futuro e non nel passato (tra l’altro il più buio) quindi questo accostamento è inesistente”.

Cosa è stata la X Flottiglia MAS

Prima dell’Armistizio di Cassibile, con cui l’8 settembre 1943 il Regno d’Italia si arrese agli Alleati che avevano risalito la penisola e controllavano la Sicilia, la X Flottiglia MAS era una unità di incursori della marina regia. Dopo la resa, fu una delle poche unità dell’esercito a rimanere disciplinata.

A sud i reparti rimasti costituirono i Mariassalto, che continuarono la guerra al fianco degli alleati con il resto dell’esercito italiano rimasto. A nord invece, sotto la guida del comandante Junio Valerio Borghese, la X MAS si schierò con i nazisti, che nel frattempo avevano occupato il resto della penisola e fondato la Repubblica Sociale Italiana, con a capo Mussolini.

Il rapporto della X MAS con la Repubblica di Salò fu complesso. Avendo scelto di collaborare con i tedeschi prima della fondazione dello Stato fantoccio, gli uomini di Borghese non entrarono mai davvero a far parte dell’esercito repubblichino, mantenendo una certa indipendenza. Non è quindi il legame con il fascismo, da cui comunque è stata fondata, il problema della “Flottiglia” e della sua memoria.

Junio Valerio Borghese dopo la guerra
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Lo è di più aver combattuto a fianco dei nazisti contro la Resistenza. Durante la guerra civile, non solo la X MAS si prestò alla repressione delle azioni partigiane, ma commise anche numerosi crimini di guerra. Fucilazioni pubbliche di prigionieri, torture, rappresaglie sulla popolazione civile, tra cui la strage di Forno, in cui morirono 68 persone.

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