Nessuno compra più i giochi Xbox, inizia la svendita: tutte le copie invendute di Starfield costeranno 3 centesimi

Neppure l’esclusiva più giocata dello scorso anno di Xbox è riuscita ad invertire il trend: i giochi per la console Microsoft non vengono più comprati.

Il 2024 si appresta ad essere un anno di successo per Microsoft in ambito videoludico. Negli ultimi 6 anni l’azienda americana ha acquisito numerose aziende di sviluppo videogame, culminando questa onerosa campagna acquisto con Activision Blizzard, azienda che è costata la bellezza di 70 miliardi di dollari.

Nessuno compra più i giochi Xbox
Il successo del Game Pass ha di fatto reso inutile la produzione di giochi Xbox in formato fisico – zak-site.com

Sebbene nel 2023 si siano visti i primi frutti delle acquisizioni fatte, non c’è stato un singolo gioco in grado di fare pensare che oltre alla quantità fosse finalmente giunta in casa Xbox anche la qualità assoluta. Alcune buone Ip non possono invertire l’idea di base formatasi in 20 di operato, ecco dunque che il 2024 potrebbe essere quello in cui il cambio di rotta diventa evidente a tutti.

Nei prossimi mesi usciranno Hellblade 2, Stalker 2, Avowed, Indiana Jones e Ara: History Untold, tutti titoli diversi l’uno dall’altro e tutti che sembrano avere il potenziale giusto per conquistare pubblico e critica. Le esclusive previste per questo 2024 dovrebbero inoltre mostrare il vero potenziale economico del Game Pass, servizio in abbonamento che prevede l’inserimento al day one di tutti i giochi prodotti da Microsoft.

In questi anni il servizio di Microsoft è cresciuto in maniera costante ma non come ci si sarebbe aspettati. L’approdo di giochi che tutti vorrebbero giocare potrebbe dare quel boost che serve per fare diventare il Game Pass irrinunciabile e convincere anche i più restii a sottoscrivere l’abbonamento.

Starfield venduto a soli 3 centesimi: nessuno compra più i giochi Xbox

Il successo del Game Pass avrà anche una conseguenza diretta: nessuno che sia interessato ai giochi Xbox comprerà più i giochi al day one, né tantomeno in copia fisica. D’altronde che senso ha comprare un gioco a 80 euro quando lo si può avere per 10 euro al mese. La dimostrazione che il Game Pass ha “ucciso” il mercato delle copie fisiche per Xbox è Starfield.

Nessuno compra più i giochi Xbox
Walmart ha deciso di regalare (verranno vendute simbolicamente a 3 centesimi) tutte le copie invendute di Starfield –  Screenshot X @bethesda – zak-site.com

Il gioco di Bethesda è stato il più giocato dell’anno dai possessori di Xbox ed è stato anche uno dei più venduti su Steam. In pratica decine di milioni di persone lo hanno giocato tramite Game Pass oppure ne hanno acquisito una copia digitale sulla piattaforma Valve. Nessuno o quasi ha acquistato il gioco in copia fisica e questa situazione può solo confermarsi: se il Game Pass acquisirà ulteriori utenti, nessuno acquisirà più i giochi nemmeno in formato digitale.

Microsoft era consapevole del fatto che sarebbe potuto succedere e spinge in direzione dell’eliminazione totale del mercato fisico. Già una delle esclusive più attese del 2024, Hellblade 2, non verrà prodotta in formato fisico. Una scelta comunicata dagli stessi sviluppatori, mirata a far risparmiare all’azienda i costi di produzione e distribuzione delle copie fisiche.

E come dare torto a Microsoft, visto che Starfield, il gioco più giocato del 2023 su Xbox, è rimasto sugli scaffali dei negozi. La catena americana Walmart, consapevole che le copie rimarranno invendute, qualche giorno fa ha annunciato che quelle presenti nei suoi store verranno vendute a soli 3 centesimi e che quelle rimaste il 5 febbraio verranno buttate via.

Tuttavia va sottolineato come la scelta di Microsoft è una diretta conseguenza dell’andamento del mercato. Su PC non esistono già da tempo le copie fisiche e su console ormai da qualche anno oltre il 90% dei giochi acquisiti è in formato digitale (anche su Playstation). L’ultimo baluardo delle copie fisiche rimane Nintendo, ma non è escluso che anche la grande N decida alla fine di abbracciare il cambiamento e offrire un servizio in abbonamento che possa competere con quello delle rivali.

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